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Gran Premio OCTO San Marino e Riviera di Rimini: la tripletta italiana con Dalla Porta, Bagnaia e Do

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La domenica del GP di San Marino e della Riviera di Rimini è iniziata dei modi per il Tricolore, perché nella classe Moto3 è arrivata la vittoria di un italiano. Lorenzo Dalla Porta è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio di una gara iridata, in una gara segnata però anche da un brutto incidente nelle prime fasi e dalla caduta che è costata la leadership iridata a Marco Bezzecchi.

E' giusto però che i titoli oggi siano per il portacolori del Leopard Racing, che è stato bravo a spuntarla nella volata con i due piloti del Gresini Racing, precedendo nell'ordine Jorge Martin e Fabio Di Giannantonio.

Come detto, la gara si è aperta con un grande brivido, perché al secondo giro Jaume Masia è scivolato in uscita dalla curva che immette sul traguardo e questo ha innescato una carambola che ha coinvolto anche Enea Bastianini, Nicolò Bulega, Aron Canet ed Ayumu Sasaki (per lui si parla di frattura al polso). I più sfortunati sono stati proprio questi due, finiti al centro medico (stessa sorte capitata ad Alonso Lopez per un altro incidente): il giapponese è stato centrato da Bulega, mentre lo spagnolo si è visto sfiorare la testa da Jakub Kornfeil, che lo ha evitato davvero per un soffio.

Con Masia che occupava la sesta posizione, questa carambola ha permesso al gruppetto di testa di prendere subito il largo. Un gruppetto di cui, oltre ai tre piloti del podio, facavano parte anche Bezzecchi e Gabriel Rodrigo. Questi cinque poi hanno regalato grande spettacolo per tutta la gara, ma ad essere decisivi sono stati gli ultimi due passaggi.

Il primo colpo di scena lo ha regalato Bezzecchi, finendo ruote all'aria in uscita dalla curva 15 nel corso del penultimo giro. Questo episodio ha permesso a Dalla Porta di costruirsi un piccolo margine, ma non abbastanza grande da arrivare da solo sul traguardo. I due piloti del Gresini Racing infatti si sono rifatti sotto e all'ultima curva Di Giannantonio ha provato ad infilarsi all'interno.

L'incrocio di traiettorie però è stato favorevole a Dalla Porta, che si è involato verso la vittoria ed il secondo podio stagionale dopo quello del Qatar. Tra le altre cose, un successo che arriva proprio alla 48esima gara nel Mondiale Moto3, proprio come il numero che sfoggia sulla carena. Anche Martin è stato bravo ad approfittare del fatto che "Diggia" è andato verso l'esterno, infilandolo a sua volta per cogliere un secondo posto preziosissimo in ottica Mondiale, perché lo riporta a +8 su Bezzecchi.

Dopo essere stato tutta la gara con loro, Rodrigo invece si è staccato proprio all'ultimo giro, chiudendo il gruppetto di testa. Nel secondo gruppo è stato invece Jakub Kornfeil a mettere tutti in fila, precedendo Albert Arenas ed un ottimo Dennis Foggia. Nella top 10 però ci sono anche Andrea Migno e Niccolò Antonelli, che hanno chiuso rispettivamente nono e decimo, con subito dietro Tony Arbolino.

Al traguardo ci sono poi anche Stefano Nepa in 17esima posizione e Yari Montella in 19esima. Peccato per Kevin Zannoni, caduto nelle prime fasi con la sua TM e solo 20esimo al traguardo quindi.

Da segnalare l'assenza in griglia di Phillip Oettl, dichiarato unfit al termine delle qualifiche di ieri, a causa di una leggera commozione cerebrale rimediata in una caduta avvenuta alla curva 2.

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Pecco Bagnaia ha letteralmente dominato il GP di San Marino e della Riviera di Rimini, centrando la sua sesta vittoria stagionale e riportando così ad otto punti il suo vantaggio nei confronti di Miguel Oliveira, che però è stato bravo a limitare i danni, piazzando la sua KTM al secondo posto.

Il pilota dello Sky Racing Team VR46 si è reso protagonista di un vero e proprio monologo, scattando bene dalla pole position ed imponendo alla gara un ritmo troppo sostenuto per il resto del gruppo, che ha dovuto arrendersi presto all'idea di vedere la sua Kalex che diventava un puntino sempre più lontano.

Nelle prime fasi Mattia Pasini aveva provato a tenere il ritmo del leader iridato, ma probabilmente ha chiesto troppo alle sue gomme, perché nel finale ha accusato un calo che lo ha fatto retrocere al quarto posto, permettendo ad Oliveira e a Marcel Schrotter di scavalcarlo.

Anche se si trattava del suo primo podio iridato, il tedesco della Dynavolt Intact GP ha provato a non accontentarsi e nel corso dell'ultimo giro ha attaccato Oliveira alla curva 14, ma il portoghese è riuscito a resistere, portandosi a casa la piazza d'onore.

Detto del quarto posto di Pasini, alle sue spalle si è piazzato il futuro pilota della Suzuki in MotoGP, lo spagnolo Joan Mir. Sesto posto invece per Lorenzo Baldassarri, che forse avrebbe sperato in qualcosa in più dalla gara di casa, ed ha chiuso davanti alla Speed Up di Fabio Quartararo e la KTM di Brad Binder.

Punti anche per Simone Corsi, che ha chiuso 11esimo con la Kalex del Tasca Racing ed Andrea Locatelli, 14esimo con quella dell'Italtrans Racing. Al traguardo anche Federico Fuligni in 24esima piazza.

Purtroppo la gara è stata macchiata anche da un episorio riprovevole di cui si è reso protagonista Romano Fenati: in seguito ad un contatto con Stefano Manzi, il pilota della Marinelli Snipers si è avvicinato al rivale del Forward Racing sul rettilineo che porta alla Quercia e gli ha tirato la leva del freno. Manovra che è stata punita dalla Direzione Gara con la bandiera nera, dopo che Romano aveva anche mandato a quel paese Manzi dopo che era finito a terra.

Peccato anche per Luca Marini, costretto al ritiro da un problema meccanico. Ko nelle primissime fasi anche Alex Marquez, fermato da un incidente con il connazionale Augusto Fernandez.

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La Ducati prosegue la sua striscia vincente anche a Misano, ma questa volta può festeggiare solo a metà. Andrea Dovizioso ha regalato alla Casa di Borgo Panigale la terza vittoria consecutiva, la sesta stagionale. La festa però è stata un po' rovinata da Jorge Lorenzo: il maiorchino è finito ruote all'aria al penultimo giro, quando per le Rosse si stava prospettando una clamorosa doppietta nella gara di casa.

Resta il fatto che la Ducati comunque sta vivendo un momento di forma straripante, perché per trovare tre vittorie consecutive bisogna tornare al ciclo di Casey Stoner. E anche oggi, su una pista che storicamente non èmai stata troppo amica come quella romagnola, le Desmosedici GP hanno imposto un ritmo infernale alla gara.

Ma questa volta è il merito è soprattutto di "Desmodovi": partito bene dalla quarta casella dello schieramento di partenza, il forlivese ha superato Marc Marquez e Jack Miller nel corso del primo giro, poi si è messo nella scia della moto gemella. Nello spazio di pochi giri però si è capito che Andrea ne aveva di più e quando si è concretizzato il sorpasso, non c'è stato più niente da fare per gli altri, che lo hanno visto scappare verso la sua terza affermazione stagionale. Tra le altre cose, si è così concretizzata una tripletta italiana, perché in mattinata c'erano state le vittorie di Lorenzo Dalla Porta in Moto3 e Pecco Bagnaia in Moto2.

Alle sue spalle invece è stata grande battaglia tra Lorenzo e Marquez, con il pilota della Honda che prima aveva trovato il varco, ma poi si è dovuto arrendere ad un sorpasso da brivido del connazionale, che lo ha infilato addirittura al Curvone. Peccato che nel finale Jorge sia finito ruote all'aria alla curva 8, permettendo a Marquez ed alla Honda di limitare i danni nel Mondiale. Lorenzo poi è ripartito, ma ha chiuso solo in 17esima posizione, cedendo l'ultimo posto disponibile sul podio a Cal Crutchlow, autore di una gara molto concreta con la sua Honda.

Molto buona anche la prova di Alex Rins, che con la sua Suzuki si è inserito subito nel gruppetto dei primi. Quando poi gli ha visti scappare è stato molto bravo però a gestire la gomma soft che aveva scelto per il posteriore, impedendo alle Yamaha di andarlo e a riprenderlo e portandosi a casa un meritatissimo quarto posto.

E' stata invece una gara da dimenticare per le Yamaha: Maverick Vinales e Valentino Rossi si erano approcciati con fiducia alla gara di oggi, invece si ritrovano solamente quinto e settimo, ad oltre 15" di distacco, quindi senza aver mai fatto realmente parte della partita. Tra di loro poi si è inserita la seconda Honda ufficiale con Dani Pedrosa, mentre al traino del "Dottore" c'era un Andrea Iannone che ha dovuto recuperare dopo una qualifica complicata.

Nella top 10 c'è spazio anche per Alvaro Bautista e Johann Zarco, mentre ne è rimasto subito fuori un deludente Danilo Petrucci, penalizzato anche di 1"1 per un taglio alla curva 2. E' andata anche peggio al suo compagno Jack Miller, caduto nel corso del terzo giro mentre stava componendo una bella tripletta Ducati. L'australiano poi è ripartito, ma solo per concludere la sua gara in 18esima piazza.

Punti anche per Franco Morbidelli, 12esimo con la Honda della Marc VDS dopo essere stato addirittura ottavo nelle prime fasi della corsa. Così come due punticini li porta a casa anche l'Aprilia grazie al 14esimo posto di Aleix Espargaro. Zero in casella invece per le KTM, 16esima con Bradley Smith e ritirata con Pol Espargaro. Come previsto, il tanto discusso rookie Christophe Ponsson ha chiuso doppiato, ma fortunatamente senza fare "danni".

A sei gare dal termine la classifica iridata sembra ora sempre più segnata, perché Marquez allunga ancora: ora ha 67 punti di margine sul diretto inseguitore Dovizioso, che in un colpo solo ha superato sia Rossi che Lorenzo.

Alberto Marinelli

Sono nato a Modena, città di Motori e di Pallavolo, il 24 Gennaio del 1994. Fin da piccolo, in famiglia, abbiamo avuto la passione per queste due cose, coltivandole attraverso gli eventi in televisione e dal vivo, tra il palazzetto e l'aria aperta degli autodromi.

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