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ACI Racing Weekend Misano: CIGT all'Audi di Green e Baruch, nel CISP domina Pollini, la Carrera

CIGT GALLERY

Al comando dall'inizio alla fine e vittoria ampiamente meritata per i portacolori Audi, Baruch-Green, che ha permesso al pilota israeliano di salire al secondo posto in classifica generale a soli sei punti dal leader Gai. Una vittoria costruita sin dalle prove ufficiali, con una splendida pole da parte del pilota britannico, che ha condotto pe tutto il primo stint. Nonostante l'ingresso della safety car che ha ricompattato il gruppo, Green ha saputo ben gestire il 17enne Giacomo Altoé che per tutta la prima parte di gara lo ha tallonato, consegnando al comando la R8 LMS al suo coequiper. Nella seconda parte di gara, Baruch ha fatto il resto, portando la sua vettura per primo sotto alla bandiera a scacchi, conquistando il secondo centro stagionale che gli ha fatto presto dimenticare l'amarezza del Paul Ricard, dove il successo gli sfumò negli ultimi metri. Alle spalle di portacolori Audi Sport Italia hanno chiuso Michele Rugolo, che ha sostituito Giancarlo Fisichella impegnato nella concomitante 24 Ore di Le Mans, e Stefano Gai, bravo a controllare un'ottima terza posizione nel primo stint.

Sul terzo gradino del podio sono saliti Stefano Comandini e Bruno Spengler, autori di una gara in rimonta dalla sesta posizione di partenza. Dopo un primo stint a ridosso dei primi da parte del pilota romano, il fuoriclasse canadese, vincitore del DTM 2012 e ufficiale BMW, nel finale è salito in cattedra con un bel sorpasso su Zampieri che ha portato all'equipaggio del BMW Team Padova un ottimo terzo posto finale. Ai piedi del podio hanno concluso Zampieri-Altoé (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport), davanti ai compagni di squadra Veglia-Vedel, penalizzati da una fermata ai box nella prima parte di gara per togliere un dissuasore rimasto incastrato nella carrozzeria della vettura.

Al sesto posto hanno chiuso Palma-Barri (Lamborghini Huracan-Petri Corse), davanti a Valente-Perolini (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport), primi tra le Super GT Cup davanti ai compagni di squadra Pierluigi Alessandri e Cenedese-Sartori. Noni assoluti si sono classificati Merendino-Di Benedetto (Porsche 991-Island Motorsport), primi della classe GT Cup, dopo un ottimo primo stint di Merendino scattato dall'ultima fila dello schieramento che ha recuperato su La Mazza e Sauto. Dopo aver preso la vettura al comando, Di Benedetto non ha avuto problemi a concludere al primo posto, confermando la leadership di classe davanti a Pisani-Sauto. Questi ultimi hanno concluso all'11° posto assoluto e secondo di classe, ma i portacolori del Siliprandi Racing sono stati penalizzati da un contatto nelle prime fasi di gara con La Mazza che divideva l'abitacolo della sua Porsche con Giuseppe Nicolosi. Tanta sfortuna, invece, per i due equipaggi della Easy Race, Fontana-Mancinelli e Marco Magli, fuori nelle prime battute di gara, come per Magnoni-Cressoni ritiratisi per un problema di pescaggio della benzina della loro Audi R8 LMS, ma i portacolori della Nova Race si sono rifatti nella GT4 con il quarto successo stagionale al volante della Ginetta G 55 davanti ai compagni di squadra Marchetti-Kauppi.

CISP GALLERY

Alla partenza di gara 1 Gagliardini, Pegoraro e Pollini superano Giudice, mentre al primo giro Carboni deve uscire subito di scena per un contatto. In testa Pollini è il più determinato e supera così Pegoraro che cede anche a Giudice accodandosi quarto davanti a Capitanio, Riccitelli, Mobine, Hulten, Menczer e Zanardini che completa la Top-10. Al via libera Capitanio supera Pegoraro che poi per una sbavatura in traiettoria scivola ottavo, mentre Pollini prova in tutti i modi l’attacco sul battistrada. Il sorpasso è al quinto giro con Gagliardini che deve così accodarsi davanti a Capitanio, Riccitelli, Hultén, Menczer e Pegoraro, mentre Giudice va in testacoda e riparte dal fondo. I duelli sono continui e Capitanio guadagna la seconda posizione su Gagliardini che ora vede Riccitelli, Menczer e Pegoraro vicinissimi in scia. L’uscita di pista di Perlini, dopo un contatto con Ubildi che così subisce 25 secondi di penalizzazione, costringe al nuovo ingresso della Safety Car che congela le posizioni con il gruppo guidato da Pollini che ora vede neutralizzato il vantaggio di circa tre secondi guadagnato su Capitanio. Terzo Gagliardini davanti a Riccitelli, Menczer, Pegoraro, Mobine, Caliceti, Zanardini ed Hultén che chiude la Top-10 davanti a Spiridonov. Alla ripresa delle ostilità è duello acrobatico tra Pegoraro e Menzer per il quinto posto che resta contesissimo nelle tornate finali. Uboldi regala spettacolo a centro gruppo risalendo con grande generosità 12esimo dopo un duello fianco a fianco con Neri, per poi essere costretto al ritiro. In testa alla gara Pollini e Capitanio procedono a distanza di sicurezza, mentre Gagliardini ha sempre in scia Riccitelli. Quinto è Pegoraro, davanti a Menczer, Caliceti, Zanardini, Borelli in rimonta e Mobine che completa la Top-10 dopo aver avuto la meglio su Hultén. Fino agli ultimi metri la lotta resta incandescente e quando la bandiera a scacchi saluta la prima vittoria di Pollini, davanti a Capitanio, Gagliardini, Riccitelli e Pegoraro, Zanardini conquista il sesto posto un attimo prima, però, di impattare contro il muretto box dopo un contatto con Caliceti classificato settimo.

PORSCHE CARRERA CUP ITALIA GALLERY

Il primo atto del quarto round della Carrera Cup Italia a Misano è di Alessio Rovera. Il campi

one in carica di Tsunami RT è scattato bene dalla pole position e ha resistito per tutta la gara al compagno di squadra Tommaso Mosca, che per tutta la corsa ha cercato di insidiarlo da vicino. Rovera ha però dettato un ritmo notevole che gli ha permesso sia di non permettere al rookie bresciano e suo inseguitore in classifica di non attaccarlo sia di creare un gap non colmabile dagli altri dietro alla coppia del team ucraino.

Una vittoria, la quarta nel monomarca tricolore di Porsche Italia 2018, e una doppietta che ribadiscono l'attuale supremazia del pilota e della squadra campioni in carica, mentre dietro emerge dalla bagarre un concreto Enrico Fulgenzi, che porta il team Ghinzani Arco Motorsport sul podio dopo aver conquistato il terzo posto anche in qualifica.

Alle sue spalle, diverse battaglie al limite hanno delineato una classifica che riporta Simone Iaquinta finalmente al traguardo in zona punti (quarto per Ombra Racing), mentre la top-5 è completata da Gianmarco Quaresmini. Il bresciano di Dinamic Motorsport ha cercato la rimonta dall'ottava piazza della griglia e ha dato spettacolo con un paio di manovre di sorpasso redditizie, guadagnando un quinto posto che domenica in gara 2 gli permetterà di partire in prima fila al fianco di Simone Pellegrinelli. Il driver bergamasco di Bonaldi Motorsport si è classificato sesto e per effetto della griglia invertita si accomoderà in pole position.

Sesto al traguardo aveva in realtà concluso Daniele Cazzaniga, ma il pilota brianzolo di Ghinzani Arco Motorsport è stato penalizzato di 25 secondi (retrocedendo 17esimo) per aver colpito Diego Bertonelli (Dinamic Motorsport) arrivando lungo alla Quercia durante il tentativo di sorpasso sul compagno di squadra Luca Segù, in lotta per la settima posizione, dove, da quarto, Segù era scivolato dopo un duello tosto con Iaquinta.

Sfortunato proprio il driver comasco, che, mentre Bertonelli finiva in testacoda, non ha potuto evitare un contatto che l'ha costretto al ritiro. Bertonelli, invece, è scivolato un po' indietro ma è comunque riuscito a classificarsi nono, raccolgiendo due punti che lo mantengono al terzo posto della classifica dietro a Rovera (autore anche del giro più veloce) e Mosca.

Autore di una grande rimonta da 21esimo dopo l'uscita di pista in qualifica, Riccardo Cazzaniga ha concluso la sua prima gara sulla 991 GT3 Cup gen.II di Ghinzani Arco Motorsport al settimo posto dopo essere riuscito a sopravanzare nel finale anche Giovanni Berton, ottavo per AB Racing.

La Michelin Cup sorride ad Alex De Giacomi, che con il decimo posto assoluto completa il dominio Tsunami RT e vince la categoria precedendo il capoclassifica Bashar Mardini (GDL Racing) e il poleman Marco Cassarà (Ombra Racing), che aveva perso il vantaggio conquistato in qualifica già al primo giro.

Quanto mai caotica la gara in Silver Cup, con diversi duelli e testacoda a fare da contorno al successo finale, in rimonta, di Luca "Giagua" Lorenzini, che allunga in classifica per Shade Motorsport. Sul podio con lui sono saliti Gianluigi Piccioli e Gian Luca Pellegrini con la Guest Car numero 70 di Porsche Italia, mentre nelle retrovie ha concluso Walter Palazzo. Proprio un contatto tra Palazzo e Lorenzini aveva causato il primo ingresso della safety car al terzo giro, mentre l'episodio a tre Bertonelli-Cazzaniga-Segù ne ha obbligato un secondo poco dopo metà gara.

ITALIAN F4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH GALLERY

Partenza pulita, con Enzo Fittipaldi (Prema Theodore Racing) che mantiene la prima posizione, seguito da Petr Ptacek (Bhai Tech Racing). Alle loro spalle Ian Rodriguez DRZ Benelli) che supera Gianluca Petecof (Prema Theodore Racing) e Federico Malvestiti (Jenzer Motorsport).

Davanti a tutti Fittipaldi gira mediamente mezzo secondo più veloce rispetto agli inseguitori, staccandoli e chiudendo con un vantaggio di quasi 6 secondi da Ptacek, a sua volta davanti di 1”8 a Ian Rodriguez. Parte e arriva ottavo Leonardo Lorandi (Bhai Tech Racing), leader di campionato, e stranamente mai abbastanza veloce per risalire la classifica di gara.Nel Trofeo Rookie è primo Ptacek, seguito da Gianluca Petecof (Prema Theodore Racing) e un pilota in crescita, il russo Ilya Morozov, passato ora alla Cram Motorsport dalla KDC Racing.

TCR ITALY GALLERY

Alla partenza Luigi Ferrara scatta senza esitazioni dalla pole position davanti a Tavano, Nicoli, Kralev e Scalvini ed a seguire Schmarl e Bettera, mentre è subito bagarre per l’ottavo posto con Mugelli che riesce a contenere le Civic di Pellegrini e Rodrigues e la Cupra di Larini e Nardili che invece viene spedito fuori per poi dover fermarsi ai box. Lo spettacolo è in tutto il gruppo ed il contatto tra la Hyundai di Paolino e la Cupra di Wimmer, riscrive la lotta per il primato nel Trofeo Nazionale DSG che così vede Bergonzini al comando della categoria dalla 12esima posizione davanti ad Altoè ed Gagliano in bagarre, come Montalbano, Thellung e Savoia. In testa Ferrara guadagna margine di sicurezza, mentre Tavano ha il suo bel da fare per gestire Nicoli scatenato in scia. Non tardano le decisioni della direzione gara che commina il drive through ad Altoè e Gagliano per la bagarre che li aveva visti protagonisti e Rodrigues per il contatto rifilato a Pellegrini. In testa Nicoli riesce finalmente a superare Tavano sul Curvone, ma trattiene il secondo posto solo per pochi metri arrivando lungo alla successiva piega rientrando poi decimo. Nel finale la gara vede sempre in testa Ferrara, davanti a Tavano e Kralev mentre Scalvini è quarto, ma deve gestire gli attacchi di Schmarl e Mugelli, così sempre più vicino. Larini, Pellegrini, Bettera ed appunto Nicoli completano la Top-10 davanti a Bergonzini che poi cede a Montalbano così vittorioso per la categoria. Terzo posto di DSG per Thellung, 13esimo assoluto davanti a Cappello, Rodrigues, Dionisio, Savoia, Papi, Ricci ed Altoè 20esimo. All’ultimo giro arrivano i sorpassi di Pellegrini su Laerini, per il settimo posto e di Nicoli su Bettera per il nono

Alberto Marinelli

Sono nato a Modena, città di Motori e di Pallavolo, il 24 Gennaio del 1994. Fin da piccolo, in famiglia, abbiamo avuto la passione per queste due cose, coltivandole attraverso gli eventi in televisione e dal vivo, tra il palazzetto e l'aria aperta degli autodromi.

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