ACI Racing Weekend Mugello: Sandrucci vince Gara1 nel Mini Challenge, Pollini vince nel CISP, Iaquin
MINI Challenge Gallery

Gustavo Sandrucci vince e convince nella prima gara del Mugello, quarto appuntamento del MINI Challenge 2018 che sul tracciato toscano raggiunge il record di ben 22 vetture al via. Per il pilota di Cascioli by Melatini Racing una vittoria importante che gli consente di tornare in vetta alla classifica davanti a Gabriele Torelli, out dopo una manciata di giri.
Sul podio del Mugello anche Tobia Zarpellon (Ceccato Motors by C.Z. Bassano R.T.) e il padrone di casa Gabriele Giorgi (Autoeur by Progetto E20), sostenuto da tantissimi tifosi. Nonostante l’arrivo dietro safety car per consentire la rimozione della vettura di Krasonis, fermo alla Bucine a pochi giri dal termine, la prima gara del monomarca di casa MINI ha regalato grandi emozioni con Massimo Ferraro (Melatini Racing) quarto al traguardo davanti al guest driver di MINI Italia Thomas Biagi e ad Alessio Alcidi (MINI Roma by CAAL Racing).

A chiudere la top 10 di gara 1 Menapace, Silvestrini, Gori e Roberto Gentili, in pista nonostante il brutto colpo inflitto alla sua vettura nelle prove libere del venerdì che ha costretto i meccanici di AC Racing Technology a fare un “miracolo” riparando la MINI John Cooper Works Challenge Pro in meno di 24 ore. Undicesimo Nicola Franzoso che precede il leader della classe Lite Ugo Federico Bagnasco che torna alla vittoria con la vettura di Reggio Motori by Dinamic Motorsport.
Sul podio, assieme a Bagnasco, anche Alessandro Suerzi Stefanin e Andrea Tronconi, sempre più protagonista in classe Lite. Problemi per Massimo Zanin, Gianluca Calcagni e Luca Rangoni, costretti ad alzare bandiera bianca e ai protagonisti della Lite Krasonis, Santamaria e D’Angelo.
CISP Gallery

Alla partenza di gara 1 il gruppo si lancia subito compatto con Riccitelli che prova l’attacco esterno e Zanardini e Capitanio che riescono a lanciarsi davanti a tutti, precedendo nell’ordine Pegoraro e Riccitelli. Già nel corso del primo giro, però, il pilota di AC Racing va in testacoda e si allarga nelle vie di fuga lasciando la testa della gara a Capitanio con in scia Pegoraro, Riccitelli, Gagliardini, Borelli, Pollini, Giudice, Uboldi, Carboni e Neri che chiude la Top-10. La ghiaia in pista e lo stop di Attianese nelle vie di fuga costringono alla Safety Car. Al via libera Pegoraro riesce a superare Capitanio all’esterno, mentre alle loro spalle Gagliardini è scatenato, ma deve poi allargare la traiettoria nelle vie di fuga. Il gioco delle scie alimenta la lotta per il terzo posto dove al quinto giro riesce ad emergere Pollini su Borelli, Gagliardini, Carboni ed Uboldi, mentre Riccitelli è autore di un dritto che lo costringe al ritiro. Con il trascorrere dei giri il gruppo di testa si ricompatta con Pollini che è il più determinato ed all’ottavo giro guadagna il comando su Pegoraro e Capitanio. Nella stessa tornata Borelli esce di scena lasciando così il quarto posto a Gagliardini che inizia ad avvicinarsi al terzetto di testa. Poco più distanti sono Carboni ed Uboldi in lotta e poi Neri, Giudice e Zanardini risalito nel frattempo nono davanti a Castellano. All’11esimo giro Pollini riesce a frapporre un distacco di sicurezza su Pegoraro e Capitanio in lotta, mentre alle loro spalle Gagliardini* si porta nella scia dei compagni di squadra con Carboni che segue poco più indietro completando il poker di Best Lap. Sul traguardo la vittoria a braccia alzate è per Pollini, davanti a Pegoraro, Capitanio e Gagliardini. A seguire Carboni classificato quarto, davanti a Uboldi, Giudice, sesto e poi Neri, Zanardini e Spiridonov davanti a Joe Castellano autore di un 11esimo posto da incorniciare.
Nel corso della gara e fino a successivo esame degli ufficiali, Gagliardini era stato penalizzato di 10 secondi per sorpasso in regime di Safety Car con conseguente classificazione al settimo posto. Una volta dimostrata, anche per ammissione del concorrente interessato (n.4 Borelli), l’avvenuta restituzione della posizione già in corso di gara, la classifica emanata ha visto il pilota di Best Lap correttamente riposizionato al quarto posto
Porsche Carrera Cup Italia Gallery

Simone Iaquinta firma la prima vittoria stagionale in gara 1 della Carrera Cup Italia al Mugello, che è anche la prima per Ombra Racing e il Centro Porsche Catania. Il 27enne calabrese è scattato benissimo dalla seconda fila e nelle prime curve ha bruciato sia il poleman Enrico Fulgenzi (GDL Racing) sia Riccardo Cazzaniga (Ghinzani Arco Motorsport), che a sua volta passava secondo.

Da quel punto in poi, gestendo bene anche il periodo di safety car di metà gara (per la successiva uscita in ghiaia, con posteriore sinistra dechappata, proprio di Riccardo Cazzaniga, nel frattempo scivolato a metà gruppo dopo un duello ancora con Fulgenzi), Iaquinta è stato perfetto e facendo segnare anche il miglior giro della gara ha tagliato il traguardo in solitaria, proprio mentre dietro di lui succedeva di tutto.
Splendida la rimonta di Luca Segù con la 911 GT3 Cup di Ghinzani Arco Motorsport. Il 18enne rookie comasco ha superato diversi rivali e ha approfittato poi anche dei problemi di Fulgenzi e del compagno di squadra Daniele Cazzaniga. Entrambi con gomma dechappata. Fulgenzi si è ritirato a un paio di tornate dalla fine mentre era terzo (accusava problemi alla posteriore sinistra fin dal contatto con Riccardo Cazzaniga all'inizio del terzo giro); Daniele Cazzaniga, invece, a poche centinaia di metri dal traguardo, una vera beffa per lui quando stava per festeggiare il secondo posto (e invece taglierà la linea solo 13°), posizione in cui era risalito dopo un ottimo avvio e il doppio sorpasso sul fratello minore e su Fulgenzi.

Con Iaquinta e con Segù che "eredita" la piazza d'onore, a quel punto guadagnava il podio anche Gianmarco Quaresmini, primo tra i portacolori di Dinamic Motorsport, che piazza Diego Bertonelli quarto e Matteo Malucelli sesto (dopo un'escursione nella ghiaia nel duello con Fulgenzi per il podio), con Giovanni Berton caparbio nel recuperare da 11° a quinto in una gara davvero consistente per l'alfiere AB Racing.
A seguire Simone Pellegrinelli (7° per Bonaldi Motorsport) e l'ottavo posto di Marco Cassarà, che regala in rimonta l'en plein di vittorie a Ombra Racing aggiudicandosi la Michelin Cup davanti al capoclassifica Bashar Mardini (GDL Racing) e ad Alex De Giacomi (Tsunami RT). Tra i concorrenti della Silver Cup, invece, unico classificato nel giro del vincitore assoluto è Walter Palazzo, che porta in casa Ghinzani Arco Motorsport un nuovo successo stagionale mentre Alfredo De Matteo, che aveva condotto fino a un giro dal termine, ha terminato la sua corsa in ghiaia dopo essere prima rimasto coinvolto in una toccata fra gli alfieri Dinamic Motorsport Niccolò Mercatali e Luca Pastorelli e poi aver trovato dei detriti di gomma in pista.
Da segnalare 25 secondi di penalità comminati a Federico Reggiani per sorpasso in regime di safety car.
CIGT Gallery

Arriva al Mugello la prima vittoria stagionale della BMW M6 GT3, su una pista che ha visto la coupè della Casa di Monaco sempre protagonista nelle ultime stagioni. E in gara-1 i portacolori del BMW Team Padova sono stati davvero dei protagonisti, con uno strepitoso Jesse Krohn che nel primo stint ha dimostrato davvero una superiorità unica. Scattato dalla pole, il 27enne pilota finlandese, ufficiale BMW, inanellando giri veloci, ha subito allungato sugli inseguitori, tra cui Postiglione, Altoé, Fontana e Baruch, e consegnando la vettura al comando al suo coequipier Comandini con un vantaggio di oltre 7 secondi. Il pilota romano nel suo stint ha gestito al meglio la vettura anche se alle sue spalle Venturini, subentrato a Postiglione, è riuscito nelle fasi finali a portarsi a meno di due secondi. L'ingresso della safety car per l'uscita di una vettura, ha neutralizzato la gara fin sotto alla bandiera a scacchi, permettendo all'equipaggio BMW di salire sul gradino più alto del podio davanti ai portacolori della Imperiale Racing, alla loro prima gara nel tricolore 2018.

Sul terzo gradino sono saliti Mancinelli-Fontana, bravi a gestire la gara nonostante i 15 secondi di penalty scontati al cambio pilota, che hanno concluso davanti a Fisichella-Gai. L'equipaggio della Scuderia Baldini 27 è stato condizionato dal drive through comminato all'ex pilota di Formula 1 che nel primo stint in lotta per la quinta posizione, ha toccato Baruch causando la sua uscita sulla sabbia.
In quinta posizione hanno concluso i leader della classifica provvisoria, Zampieri-Altoé. Il giovanissimo pilota veneto ha mantenuto un'ottima terza posizione nel primo stint, mentre il romano ha gestito bene la seconda parte di gara, anche con un occhio alla classifica e alla gara di domani. L'equipaggio dell'Antonelli Motorsport ha preceduto i piloti di Audi Sport Italia, Baruch-Fassler, la cui gara è stata compromessa dal contatto iniziale di Fisichella, Liang-Giammaria (Lamborghini Huracan-Imperiale Racing) e Palma-Barri. I portacolori del Petri Corse Motorsport potevano ottenere molto di più, anzi il terzo gradino del podio era alla portata, ma la bagarre delle fasi finali ha impedito loro di ottenere un altro risultato di rilievo dopo la vittoria del Paul Ricard. Dopo un buon primo stint di Barri, Palma ha difeso con i denti a lungo la terza piazza, cedendo solo nel finale a causa di una toccata di Veglia, a sua volta fuori dopo un testa coda che ha obbligato l'ingresso della safety car.
Solo noni Larini-Caffi, al debutto con la Bentley Continental GT3 del Petri Corse Motorsport, partiti dall'ultima fila dello schieramento a causa dei problemi tecnici riscontrarti nelle prove, che hanno concluso davanti a Piccioli-De Castro (Lamborghini Huracan-Ebimotors).

Nella Super GT Cup, grandi duelli in casa dell'Antonelli Motorsport con Perolini-Valente, primi al traguardo, che sono stati penalizzati di dieci secondi nel post gara per un contatto di Perolini nei confronti di Cenedese. La vittoria è andata, così, al giovane pilota veneto in coppia con Kikko Galbiati, autore quest'ultimo di un ottimo primo stint che lo ha visto sempre al comando. Nella GT Cup la vittoria è andata a Pisani-Sauto, al via con la Porsche 991 del Duell Motorsport-TFT Team, ma la classe riservata alle vetture in configurazione monomarca ha registrato l'uscita nel secondo stint del leader Mimmo Guagliardo, succeduto a Davide Di Benedetto (Island Motorsport), a causa di un involontario contatto di Giammaria, che ha permesso a La Mazza-Nicolosi (Ebimotors) di salire sul secondo gradino del podio.
TCR Italy Gallery

Alla prima curva Scalvini si invola al comando poi Ferrara, Baldan, Tavano, Pellegrini, Greco e Bettera che però va sotto investigazione per partenza anticipata. L’uscita repentina di Gross impone la Safety Car che al via libera riconsegna il primato al pilota di BRC, sempre inseguito da Ferrara, mentre Tavano riesce ad avere la meglio su Baldan. Il barese di V-Action prova subito l’attacco a Scalvini che resiste fino al quarto passaggio alla San Donato dove cede alla Giulietta. Al quinto giro Tavano sferra l’attacco su Scalvini che poco dopo non può resistere anche a Baldan pur rimanendogli in scia. Lo spettacolo è in tutto il gruppo con Greco sesto assoluto e primo di DSG davanti a Rodrigues ed a Gagliano secondo per la stessa classe ed alle prese con Cappello che al settimo giro riesce a portarsi in ottava posizione. Nella stessa tornata Ferrara, in crisi di freni e con il radiatore danneggiato, cala improvvisamente il ritmo e lascia strada a Tavano e Baldan. Il campione in carica inizia a forzare per provare l’attacco sulla Cupra, mentre Ferrara deve cedere anche a Scalvini, Pellegrini, Greco e Rodrigues. Al nono giro Gagliano è costretto al ritiro e lascia così il primato del Trofeo Nazionale DSG a Greco, quinto assoluto davanti a Rodrigues, Cappello, Paolino, Argenti e Schmarl che completa la Top-10. Ferrara è definitivamente costretto al ritiro al nono giro, mentre in testa alla gara Baldan prova in più occasioni l’attacco a Tavano. Il duello continua fino allo spettacolare arrivo sotto la bandiera a scacchi dove il pilota siciliano conquista la prima vittoria stagionale con soli 4 centesimi di secondo di vantaggio su Baldan. Alle loro spalle Scalvini, Pellegrini, Greco, primo di DSG.