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DTM Misano: Paul di Resta vince la prima gara in notturna del DTM, nella Formula 3 Schumacher vince


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La vittoria di Paul Di Resta in Gara 1 del DTM a Misano riapre le sorti di un campionato che si sta confermando davvero interessantissimo e avvincente.

Lo scozzese del Team HWA ha trionfato al volante della propria Mercedes-AMG C63 DTM nel primo round andato in scena in notturna sul tracciato romagnolo dove non sono mancati i colpi di scena e quelli proibiti, con il suo compagno di squadra Gary Paffett a farne le spese dovendo alzare bandiera bianca al giro 7, quando dopo un errore alla "Quercia" è venuto a contatto con Edoardo Mortara; nell'impatto il leader del campionato ha rotto il braccetto dello sterzo e con il conseguente ritiro ora si ritrova con un solo punto di vantaggio in classifica e lo stesso Di Resta in scia.

Mortara ha assaporato a lungo la vittoria, poi però ha dovuto cedere pure la piazza d'onore proprio all'ultimo giro ad un Robin Frijns decisamente in palla che piazzando l'Audi RS 5 DTM del Team ABT Sportsline fra le due Mercedes nega una potenziale doppietta alla Stella di Stoccarda.

L'olandese, partito addirittura 12°, è stato fra quelli che hanno beneficiato dei due ingressi della Safety Car nel corso dell'evento. Il primo è avvenuto al giro 9 per consentire il recupero dell'auto di Paffett, mentre il secondo per via del contatto che ha visto andare K.O. entrambe le Audi RS 5 DTM del Team Rosberg, con René Rast e Jamie Green ai ferri corti.

La vettura di sicurezza ha quindi fatto sì che chi aveva effettuato la sosta in anticipo rispetto agli altri risalisse la china. Ecco quindi Loïc Duval a tagliare il traguardo quarto con l'Audi RS 5 DTM del Team Phoenix, seguito dalla seconda del Team ABT Sportsline con sopra Nico Müller.

Sesto posto per la Mercedes-AMG C63 DTM di Pascal Wehrlein, davanti ad un trio di piloti su BMW M4 DTM, ovvero Timo Glock e Phillip Eng del Team RMR, e Marco Wittmann (Team RMG). L'austriaco, in particolare, era riuscito a recuperare terreno e a ritrovarsi pure in lizza per il primato, poi però è stato costretto ad effettuare il cambio gomme e quindi si deve accontentare di qualche punticino.

Completa la zona punti l'Audi RS 5 DTM di Mike Rockenfeller, con il veterano del Team Phoenix che si tiene alle spalle le BMW M4 DTM di Augusto Farfus (Team RMG) e Joel Eriksson (Team RBM). Lo svedese si è visto pure punito con un Drive-Through per aver causato l'incidente con la Mercedes di Lucas Auer, il quale ha dovuto alzare bandiera bianca.

Infine una nota di merito va per forza di cose al mitico Alex Zanardi, tredicesimo al volante della BMW M4 DTM che il Team RMR ha modificato con comandi studiati apposta per il 51enne emiliano, per la prima volta in macchina senza protesi. Il pluricampione paralimpico si è confrontato per la prima volta con avversari più quotati ed esperti riuscendo a migliorare il proprio passo strada facendo e non nascondendo un sorriso a fine gara.

"Sono super felicissimo - ha detto il pilota di Castel Maggiore - Ho diversi motivi per esserlo, ho imparato tantissime cose che mi torneranno utili nella gara di domani".

Fra chi ha dovuto dire addio prematuramente alla gara, oltre ai già citati Rast, Green, Auer e Paffett, ci sono anche Daniel Juncadella (Mercedes) e Bruno Spengler (BMW RMG).

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E' stato un dominio assoluto quello messo in mostra da Mick Schumacher in Gara 1 a Misano. Il tedesco della Prema, infatti, dopo aver conquistato la pole position per la prima gara del weekend ha comandato le operazioni dal primo all'ultimo giro rivelandosi imprendibile per Marcus Armstrong.

Schumacher è stato autore di una partenza perfetta che gli ha consentito di prendere subito il largo sugli inseguitori, mentre alle sue spalle si è assistito nelle battute iniziali ad un duello intenso tra Shwartzman e Zhou per il terzo gradino del podio.

Il cinese ha mostrato un passo nettamente più veloce del russo nei primi giri, ma Shwartzman non ha mai perso la calma quando la vettura del compagno di team si è fatta ingombrante negli specchietti ed ha chiuso ogni varco a Zhou.

La lotta per le prime quattro posizioni non ha regalato molte emozioni. Schumacher ha condotto senza troppi problemi sino alla bandiera a scacchi ed è riuscito così a centrare una meritatissima terza vittoria stagionale, mentre Armstrong ha conquistato un secondo posto preziosissimo in ottica campionato anche considerando il modesto sesto posto di Dan Ticktum.

L'inglese avrebbe dovuto approfittare della lotta iniziale tra Zhou e Shwartzman per tentare di inserirsi sul terzo gradino del podio, ma non ha mai avuto il passo dei piloti Prema ed al giro 12 ha anche subito il sorpasso di un Vips sempre più protagonista retrocedendo così in sesta piazza.

In ombra anche Ralf Aron. L'estone ha chiuso in scia a Ticktum in settima posizione e se non dovesse ribaltare la situazione nella qualifica di questa sera si troverebbe ormai tagliato fuori dalla lotta per il titolo.

La top ten si è completata con Palou ottavo davanti a Daruvala ed Aberdein.

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La prima gara italiana a Misano è iniziata sabato sera, dove i colpi di scena sono stati molti. Kris Heidorn, che era partito dalla terza piazza, ha vinto la gara ed è stato raggiunto sul podio da Rahel Frey e Bartosz Paziewski. Il pilota polacco aveva grandi aspettative per la gara, prima che ha preso la pole position. Tuttavia, il suo inizio è stato disastroso e già nella seconda curva ha perso la sua posizione a Rahel Frey.

Primo giro è stato davvero un interessante Patrick Schneider dopo l'inizio dell'ottava superato Jędrzej Szcześniak, mentre Robin Rogalski ha vinto la battaglia con Mike Hesse. Sullo stesso giro Paziewski perso a Heidorn-il Driver tedesco finalmente ha sorpassato Frey pure. Il debutto di questo fine settimana, Fabio Citignola, ha avuto una grande battaglia con molto più esperto Guido Heinrich. Quei due combatterono per la posizione numero 7 e alla fine della giornata fu Heinrich, che riuscì a difendere il suo posto.

Alberto Marinelli

Sono nato a Modena, città di Motori e di Pallavolo, il 24 Gennaio del 1994. Fin da piccolo, in famiglia, abbiamo avuto la passione per queste due cose, coltivandole attraverso gli eventi in televisione e dal vivo, tra il palazzetto e l'aria aperta degli autodromi.

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