F1 Test Days: McLaren al vertice della giornata due, Mercedes completa tre GP, Ferrari a muro

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La McLaren continua a brillare, almeno sul giro secco. Per il secondo giorno consecutivo una MCL34 ha chiuso in vetta alla classifica generale dei test invernali 2019 di Formula 1 che si svolgono anche questa settimana sul tracciato catalano del Montmelo. Se ieri a ottenere la vetta era stato il rookie Lando Norris, oggi la monoposto papaya è stata portata al vertice da Carlos Sainz Jr.

Il pilota spagnolo ha sfruttato al massimo un set di gomme C4 e ha stampato il miglior tempo assoluto di questi test 2019 in 1'17"144. Una bella soddisfazione per il team di Woking, che ha anche mostrato una buona affidabilità compiendo ben 130 giri proprio con lo spagnolo al volante della MCL34. Sul passo, invece, la McLaren deve ancora mostrarsi all'altezza delle prestazioni che è riuscita a fornire nelle simulazioni di qualifica.
Inoltre, non possiamo estromettere da questo report la mancanza d'interesse dei top team a effettuare prove di Qualifica. Non è un caso che le monoposto più attese non occupino le prime due posizioni della classifica. Al secondo posto, infatti, c'è la Racing Point RP19 di Sergio Perez.

Il pilota messicano ha piazzato la zampata a pochi minuti dal termine della giornata montando un set di gomme C4 ossia la seconda mescola più morbida della gamma portata a Barcellona dalla Pirelli, risultando però staccato di 7 decimi rispetto al crono di riferimento fatto segnare da Carlos Sainz.
Terza posizione per la Ferrari con Sebastian Vettel, accreditata di un 1'18"195. Il tedesco ha compiuto 40 giri prima di diventare sfortunato protagonista di un incidente avvenuto alle 11:11 di questa mattina. In uscita dalla Curva 3 la Rossa numero 5 ha subito un guasto meccanico ed è andata per la tangente, finendo contro il muro. L'impatto è stato quasi frontale e di una certa entità.

Vettel è stato portato al Centro Medico per esami di routine, risultando illeso e senza alcuna conseguenza fisica. La SF90, invece, ha avuto diversi danni: il muso si è rotto, così come l'ala anteriore. Danneggiata anche la sospensione anteriore sinistra e forse proprio questa ha dato i maggiori grattacapi ai meccanici di Maranello.
Una volta riportata ai box, la Rossa è stata oggetto delle cure del team, che ha impiegato quasi 6 ore a ripristinarla. Alla fine il team ha deciso di tornare in pista per fare un installation lap, un giro per verificare che tutti i sistemi fossero a posto. Charles Leclerc ha portato in pista la Ferrari a 8 minuti dal termine della sessione odierna e ha compiuto il giro senza alcun problema. Ma anche oggi il monegasco ha perso tanto tempo dopo l'inconveniente di ieri (problemi di raffreddamento alla power unit) e così il suo apprendistato va più lentamente del previsto. Non certo una situazione idilliaca in casa del Cavallino Rampante.

Se Ferrari non sorride, diversa è la situazione che si respira in casa Alfa Romeo Racing. Kimi Raikkonen ha ottenuto il quarto miglior tempo, staccato di pochi millesimi dal miglior crono dell'ex compagno di squadra Vettel pur avendo usato una mescola più favorevole (la C4) rispetto al tedesco. Oggi la C38 è stata una delle poche monoposto a presentare novità interessanti, come le 8 pinne - 4 per lato - poste in uscita dall'S-duct sul muso. Interessante anche la consistenza dell'Alfa, capace di inanellare 113 giri totali.
Motori Ferrari ancora protagonisti, perché in quinta piazza c'è Romain Grosjean. Il francese ha portato la VF-19 a copiere 120 giri. Oggi è riuscito a provare sia le C4 che le C5, facendo simulazioni di Qualifica programmate per il pomeriggio.

Giornata fruttuosa per i team motorizzati dalle power unit Honda. Max Verstappen ha chiuso la giornata al sesto posto, ma ha compiuto 128 giri facendo più simulazioni di long run. 101 invece i giri fatti dalla Toro Rosso SRT14 di Daniil Kvyat. Entrambe le monoposto sembrano avere una consistenza davvero invidiabile. Sarà interessante capire se questa rimarrà tale anche quando i V6 saranno messi sotto sforzo con un ritmo di gara elevato o in Qualifica nelle prime gare della stagione.

Come al solito, almeno in questi test, risulta impossibile attendersi la Mercedes nelle prime posizioni.
Eppure la W10 ha impressionato sia nelle mani di Valtteri Bottas che - soprattutto - nelle mani del 5 volte iridato Lewis Hamilton. Nel corso della mattinata il finlandese ha compiuto run di 10 giri con gomme C2 e C3, mentre nel pomeriggio Hamilton ha svolto la prima, vera simulazione di gara. 66 i giri percorsi da Lewis con 2 soste nel mezzo (C2, C2, C3 il passaggio di gomme nell'arco della simulazione). Lewis ha completato 101 giri, Bottas 74, dunque un totale di quasi 3 GP!

Anche Renault sembra non aver fretta nel provare la simulazione Qualifica. Anche oggi Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo hanno occupato posizioni di rincalzo nella classifica, lavorando molto con gomme C2 e C3. Interessante inoltre una novità apparsa sul muso della R.S.19 nel corso del pomeriggio e provata da Hulkenberg. Non è ancora chiaro di cosa si tratti, ma sembra uno strumento di valutazione dell'ala anteriore. Da segnalare il buon passo avanti fatto dalla Williams, che nel pomeriggio si è dedicata ai long run con Robert Kubica al volante. Il polacco ha voluto montare pneumatici C5, con cui ha migliorato il tempo di ieri fatto segnare dal compagno di squadra George Russell di circa 3 decimi.
Oltre alla bandiera rossa provocata dall'incidente di Vettel, oggi si sono verificati altri due inconvenienti che hanno costretto i commissari a sventolare i drappi rossi. Il primo a causa di Carlos Sainz Jr, che ha parcheggiato la sua McLaren MCL34 appena fuori la pit lane a causa di un problema alla pressione dell'acqua. La seconda bandiera rossa è stata provocata da Max Verstappen, rimasto fermo all'uscita della pit lane a metà mattinata con la Red Bull RB15.