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ACI Racing Weekend: al Mugello Hauger vince Gara 3 e titolo in Formula 4, nel CISP Pollini è di nuov


ITALIAN F4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH GALLERY

Dennis Hauger (Van Amersfoort Racing) è il vincitore 2019 dell’Italian F4 Championship Powered by Abarth ancor prima di disputare l’ultimo appuntamento di stagione sul circuito di Monza.

Il pilota norvegese in gara 3 al Mugello parte in pole e la sua vittoria non è mai messa in discussione. Sul traguardo ha quasi 10” sul diretto inseguitore in gara, Paul Aron (Prema Powerteam), mentre alle loro spalle la battaglia infuria per tutta la gara.

Nelle prime tornate, alle spalle di Hauger è Aron che attacca e supera Joshua Duerksen (Muecke Motorsport), mentre alle loro spalle il gruppo è capitanato da Roman Stanek (US Racing), vede Gianluca Petecof (Prema Powerteam) e il compagno di team Oliver Rasmussen, e dietro il russo Mikhael Belov (Bhai Tech Racing).

A 20’30” a fine gara Petecof effettua un bel sorpasso su Stanek per poi avvicinarsi a Duerkesen, che attaccherà più volte fino alla fine della gara, senza però riuscire a strappargli la terza posizione.

Alle spalle del brasiliano nelle ultime tornate si avvicinerà anche Belov, che sarà infien quinto.

A Monza sono ancora aperti i giochi per gli importanti titoli Rookie, dove primo è Paul Aron, e Team, dove guida la Van Amersfoort Racing.

CAMPIONATO ITALIANO SPORT PROTOTIPI GALLERY

Lo start dato con lo schieramento per inversione della Top-6 di gara 1, vede Ponzio lanciarsi subito in testa con una nuova partenza strepitosa con la quale precede Zanardini, Scionti, Hultén e Pollini, quinto davanti ad Uboldi. Il bresciano del Giacomo Race prova subito l’attacco allo svedese, già al secondo passaggio alla San Donato, ma il pilota di RPM Scandinavia conserva il quarto posto.

Intanto Ponzio segue l’unica strategia a sua disposizione per puntare ancora al titolo e siglando il giro più veloce, poi migliorato da Scionti. Alle spalle del pilota pescarese il gruppo procede tutto a stretto contatto con Zanardini, Scionti, Hultén, Pollini ed Uboldi in soli quattro secondi. Al quinto giro nuovo attacco di Pollini che riesce ad agguantare il quarto posto su Hultén per poi siglare il giro più veloce della gara con soli cinque centesimi di vantaggio su Ponzio. All’ottavo giro si compatta la lotta per il secondo posto con Zanardini alle prese con Scionti, Pollini ed Hultén in scia. La gara prosegue a ritmo serrato con Scionti che sigla il giro più veloce, mentre Zanardini perde posizioni per un testacoda al 12esimo giro. Alle spalle del battistrada si porta così il romano che precede Pollini sempre più scatenato nella sequenza di giri veloci che però vede la firma finale di Scionti. Ottimo quarto posto per Hultén che sul traguardo precede Uboldi poi retrocesso sesto con cinque secondi di penalizzazione dovuti ad un errore nella procedura di partenza lanciata. Stessa sanzione anche per Attianese che però non muta posizione chiudendo settimo davanti a Caliceti, Zanardini, Santin e Castellano, campione per la Coppa ACI Sport Master.

FORMULA REGIONAL EUROPEAN CHAMPIONSHIP GALLERY

Frederik Vesti (Prema Powerteam) è il Campione 2019 del Formula Regional European Championship certified by FIA, e con il titolo conquista anche il massimo numero di punti assegnati in questa fascia di campionati per la Superlicenza FIA, ben 25. Il pilota danese stravince il campionato con ben 12 vittorie e 17 podi totali. Alle sue spalle ancora aperta la battaglia per la seconda piazza nella classifica finale, con il compagno di squadra Enzo Fittipaldi, sesto in gara 3, che si vede tallonato da David Schumacher (US Racing) vincitore nella ultima sfida del Mugello, che si avvicina con 265 punti contro i 306 del brasiliano, e con ancora 75 punti da assegnare nell'ultimo appuntamento di Monza.

Al via Schumacher parte bene, ma Vesti riesce subito ad attaccarlo. Il tedesco resiste e alle sue spalle il compagno di squadra e connazionale Lirim Zendelli riesce ad aggredire Vesti e superarlo. Alle loro spalle Jake Hughes (KIC Motorsport), Igor Fraga (DR Formula by RP Motorsport) e Enzo Fittipaldi.

Nel frattempo bellissimo sorpasso di Sophia Floersch (Van Amersfoort Racing) su Olli Caldwell (Prema Powerteam). La pilota tedesca tenta poi anche il sorpasso sul compagno di team Dan Ticktum, ma non riesce a strappargli la settima posizione.

Vince Schumacher, davanti a Zendeli e Hughes, che proprio nel penultimo giro attacca e supera Vesti, forse più proiettato verso il titolo che la gara.

CAMPIONATO ITALIANO GT ENDURANCE GALLERY

E’ stato un finale di stagione entusiasmante quello andato in scena all’autodromo del Mugello, risolto solo sul filo dei secondi a favore del milanese Stefano Gai, al volante della Ferrari 488. Per il portacolori della Scuderia Baldini 27 si è trattato del secondo titolo, dopo quello vinto nel 2016, sempre con la Rossa di Maranello. Ma questa volta il sapore della vittoria è ancora più dolce per Gai, al termine di una stagione che lo aveva visto in equipaggio, nei primi tre appuntamenti, con Giancarlo Fisichella e Jacques Villeneuve. I due piloti, a causa di concomitanti impegni all’estero, non hanno preso parte al gran finale del Mugello, ma al loro posto è arrivato un altro grande campione, Antonio Fuoco, pilota Ferrari Driver Academy. Il 23enne cosentino è stato impeccabile nei due stint disputati, soprattutto nel finale di gara, quando è riuscito a raggranellare secondi preziosi agli avversari diretti per il titolo, Postiglione-Mul-Frassineti.

Ed in effetti, il titolo assoluto è stato assegnato per una manciata di secondi, dopo che l’equipaggio dell’Imperiale Racing aveva tagliato per primo il traguardo. Ma una penalizzazione di 5 secondi per partenza anticipata in occasione del restart all’uscita di una delle due safety car, ha retrocesso Postiglione-Mul-Frassineti sul secondo gradino del podio e al terzo posto in campionato a soli due lunghezze dal neo campione Stefano Gai. In classifica generale, il pilota milanese ha preceduto di un solo punto Stefano Comandini ed Erik Johansson, i portacolori dei BMW Team Italia che si erano presentati al Mugello da leader del campionato e con i favori del pronostico, ma soprattutto con la presenza al volante della M6 GT3 di Alex Zanardi. Il campione bolognese ha gestito bene la prima parte di gara, seguito da un accorto Comandini, ma è stato nel terzo stint che qualcosa è andato storto. La rottura di un cuscinetto, infatti, ha costretto lo svedese Johansson al ritiro alla 63^ tornata e all’abbandono del primo posto virtuale in campionato per i colori BMW.

Sul terzo gradino del podio sono saliti Colombo-Linossi-Zampieri, un ottimo risultato tenuto conto che ha permesso a Stefano Colombo e a Francesca Linossi di fregiarsi della vittoria finale nella GT3 Pro-Am. Un titolo italiano meritatissimo per la giovane pilota bresciana e per il suo compagno nella vita, già campione italiano nel 2012, conquistato al termine di una stagione combattuta e che li ha visti prevalere sulle Lamborghini Huracan di Perolini-Gersekowski e Kang Ling e sulla Ferrari 488 di Di Amato-Vezzoni.

Una vittoria sul filo dei secondi è arrivata anche nella classe GT4, che ha visto trionfare Giuseppe Ghezzi e Riccardo Chiesa (Porsche Cayman). I portacolori dell’Autorlando, affiancati da Fabio Babini, non hanno sbagliato un colpo e sono stati sempre al comando. Una vittoria che in gara non è mai stata messa in discussione, ma che altrettanto non si può dire quella in campionato. Alle loro spalle, infatti, si sono alternati diversi equipaggi, ma al termine delle tre ore sono stati Fascicolo-Guerra-Fontana (BMW M4 GT4), alla fine terzi in campionato, e Francia-Pajuranta-Rodrigues (Maserati Gran Turismo) a completare l’ultimo podio stagionale. Per i portacolori di BMW Team Italia, ancora in lizza per il titolo, è stata una gara tutta in rimonta, dopo essere partiti dall’ultima fila dello schieramento per un problema tecnico nelle prove ufficiali, mentre per l’equipaggio della V-Action si è trattato del miglior risultato stagionale, esaltato dal bel duello nel finale con la Mercedes AMG di Magnoni-Schjerpen.

I portacolori della Nova Race, con il terzo posto, avrebbero potuto fregiarsi del titolo, ma le ultime battute di gara hanno visto Francia prevalere su Magnoni, togliendo per appena tre punti alla compagine varesina un titolo che alla vigilia della gara toscana, con il passaggio da Ginetta a Mercedes, la vedeva favorita anche per una migliore situazione dei risultati da scartare. L’ottimo risultato della compagine di Orlando Redolfi è stato completato dal quinto posto di Cerati-Fondi-Demarchi, mentre è stato un week end da dimenticare per l’Ebimotors, i cui due equipaggi, Gnemmi-Neri-Riccitelli e Piccioli-Costa-Mancinelli sono stati costretti al ritiro. Sfortuna anche per il secondo equipaggio della V-Action, Baratto-Becagli-Bernazzani, al top nella prima parte di gara con Jacopo Baratto, ma out nel secondo stint di Adriano Bernazzani per la rottura di una sospensione, così come per i portacolori della SVC SM, Chodzen-Chodzen-Zamparini, anche loro fuori a 13 giri dalla conclusione.

Con il titolo GT Light già assegnato nell’ultimo appuntamento di Vallelunga a Gian Piero Cristoni e Mattia Michelotto (Lamborghini Huracan ST), l’ultima gara della stagione ha portato sul gradino più alto del podio un equipaggio di grande esperienza, ma al debutto nella serie tricolore. Mayer-Schiavoni-Pianezzola, al volante della Ferrari 458 Italia dell’Iron Lynx-RAM hanno preso il comando della classe nelle fasi finali, sfruttando anche un problema tecnico della vettura dei neo campioni italiani, affiancati da Emil Skaras. Con il secondo posto, il 21enne svedese non si è potuto fregiare del titolo italiano assieme ai suoi due coequipier, obiettivo che i portacolori dell’Antonelli Motorsport si erano posti alla vigilia dell’ultimo round stagionale.

Alberto Marinelli

Sono nato a Modena, città di Motori e di Pallavolo, il 24 Gennaio del 1994. Fin da piccolo, in famiglia, abbiamo avuto la passione per queste due cose, coltivandole attraverso gli eventi in televisione e dal vivo, tra il palazzetto e l'aria aperta degli autodromi.

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