Formula 1: Dopo 9 anni, la McLaren torna sul gradino più alto del podio a nome di Ricciardo

Daniel Ricciardo cancella gli spettri e assapora l'ottava vittoria della sua carriera: l'australiano coglie il successo nel GP d'Italia davanti al compagno di squadra Lando Norris dopo aver condotto la gara dal primo all'ultimo giro. Era dal GP di Monaco 2018 che soffriva e tocca a Daniel riportare la McLaren al successo, interrompendo un'attesa che durava dal GP del Brasile del 2012. Un'eternità.

Il "tempio della velocità" diventa terra di conquista dei comprimari: dopo l'affermazione di Pierre Gasly l'anno scorso, sullo stradale svetta un Ricciardo che sembrava sottomesso alla netta superiorità di Norris. Non a Monza dove l'australiano è stato impeccabile, come i suoi tifosi si ricordavano il simpatico "sganassa" conquistando anche il giro più veloce in 1'24"812 all'ultimo giro. Ricciardo spazza via tutti i dubbi e le incertezze e si ripropone come un pilota capace di vincere. Daniel, quello vero, è tornato: scattato dalla prima fila accanto a Max Verstappen è riuscito a girare per primo alla prima curva ed è stato imprendibile per tutti.
La McLaren torna agli onori di essere considerato di nuovo un top team come il suo blasone merita: Zak Brown e Andreas Seidl hanno fatto un lavoro straordinario e con la ciliegina sulla torta del motore Mercedes hanno completato quello che non può essere considerato un miracolo.

Valtteri Bottas costretto a scendere negli inferi dell'ultima fila per la sostituzione del motore Mercedes, pagando la penalità del quarto motore, ha fatto una gara perfetta; il finlandese libero dalle preoccupazioni di mercato (dopo la firma con l'Alfa Romeo) sembra essersi liberato dai fantasmi e ha portato la freccia nera sul podio dopo una rimonta fantastica.
Valtteri ha beneficiato dei 5 secondi di penalty attribuiti a Sergio Perez per un taglio di chicane alla Roggia al giro 32, quando il messicano non ha restituito la posizione a Charles Leclerc dopo quella manovra, ma ha raccolto più di quanto gli strateghi della Mercedes avevano previsto e la Stella consolida il comando nel mondiale Costruttori con 18 punti di margine.
La Ferrari chiude con un insperato quarto posto di Charles Leclerc e un sesto di Carlos Sainz un weekend sofferto per la Rossa. La Scuderia ha mostrato una grande solidità di squadra (a Leclerc è stato rimontato il motore 3 che è stato riparato a Maranello, mentre i meccanici hanno dovuto ricostruire la SF21 dello spagnolo dopo il crash nelel libere di sabato.

Leclerc è stato perfetto (tranne che nella ripartenza) e su un circuito impegnativo per il motore ha concluso a soli 7 secondi dal vincitore (è vero che ci sono state le safety car), ma la Rossa è stata nel trenino di quelli contano. Certo dopo la doppietta McLaren la sfida per il terzo posto nel mondiale Costruttori si fa più dura (13 punti a favore di Woking), ma il divario non è quello dei numeri.
Sergio Perez chiude quinto con la Red Bull: è un magro bottino per la squadra di Milton Keynes, perché la battaglia per il mondiale si è interrotta al giro 26 quando Lewis Hamilton, uscito dal pit dopo un cambio gomme lento (4"2) si è affiancato alla Red Bull di Max Verstappen (che ha pagato una sosta lentissima di 11"1 per un problema all'anteriore destra) e i due sfidanti sono arrivati alla Prima Variante appaiati con Lewis all'interno.
Il campione del mondo non ha lasciato spazio all'olandese che all'uscita della chicane si è trovato all'interno. Max non ha tolto il piede dall'acceleratore e la Red Bull è decollata sul cordolo ed è finita sul cupolone della Mercedes con la gomma posteriore destra che avrebbe schiacciato la testa di Lewis se non ci fosse stato l'Halo. Il diadema ha certamente salvato l'incolumità dell'inglese che ha rischiato grosso. Le due macchina accatastate una sull'altra finiscono nella sabbia all'esterno. E' andata bene...

Verstappen lascia Monza con 5 punti di vantaggio su Hamilton, due in più di quelli che aveva quando è arrivato in Italia: l'arancione è stato irriducibile sapendo che lo spt dei due avrebbe giocato a suo favore. Difficile attribuire una responsabilità, ma Max non ha fatto niente per evitare il contatto.
C'era già stata una scaramuccia al primo giro dopo che Lewis aveva infilato Norris e alla Roggia ha attaccato anche Verstappen all'esterno. Una provocazione che Verstappen non poteva accettare e ha costretto la Mercedes al taglio, permettendo a Lando di riportarsi al terzo posto. Erano le prime scintille prima del botto decisivo, ma Lewis ha preferito tagliare un pezzo di chicane piuttosto che cercare il contatto come poi ha fatto Max...
La zona punti è completata da Lance Stroll settimo con l'Aston Martin davanti all'Alpine di Fernando Alonso. Di nuovon a punti anche la Williams con George Russell, mentre non ha raccolto quello che ha seminato Antonio Giovinazzi: l'italiano è stato toccato da Sainz dopo essersi infilato fra le due Ferrari. Il pugliese si è preso anche una penalità di 5 secondi per un taglio della Roggia che ha preceduto il contatto dello spagnolo. E' finito 13esimo, ma meritava di più...